Bullismo: Lenzi (Pd), una legge non basta
19 gennaio 2016
"Mi sento vicina ai genitori della ragazzina di 12 anni di Pordenone che si è buttata dal balcone; mi chiedo quali provvedimenti saranno presi da subito nei confronti dei responsabili. Mi aspetto interventi punitivi e nel contempo educativi che coinvolgano anche le loro famiglie". Lo dice Donata Lenzi, capogruppo Pd in commissione Affari sociali alla Camera.
"La scuola ha già proprie norme e possibilità di intervento. Quanto accaduto ieri, e in forme meno drammatiche si ripete in molte scuole pubbliche e private e in altre sedi di aggregazione, interroga il Parlamento. Da parte nostra - prosegue Lenzi - nell'affrontare aspetti nuovi di un fenomeno antico, perché il bullismo non è arrivato coi telefonini, occorre buon senso e messa in campo di risorse anche finanziarie e di coinvolgimento di figure professionali competenti. Dalle audizioni di ieri nelle commissioni congiunte Giustizia e Affari sociali sulle proposte di legge sul cyber bullismo è emerso che la sola creazione di nuove fattispecie penali è una scorciatoia.
Aggiungo che gli adulti devono dare il buon esempio e la aggressività sui media non è affatto una esclusiva giovanile. Meriterebbe una riflessione aver appena depenalizzato il reato di ingiuria e trovarci oggi a prevedere un nuovo reato mediante strumenti informatici, quando sappiamo benissimo che l'ingiuria, frequentemente, è il primo passo che dà inizio alla persecuzione".
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